Il suo percorso inizia a soli 14 anni: per 5 anni, fino al diploma alberghiero, alterna la presenza in cucina con gli studi e, terminata la scuola, inizia i suoi viaggi con lo scopo di ampliare le proprie conoscenze su materie prime, tecniche e sapori.
Del suo curriculum citiamo in particolare le esperienze italiane al Ristorante Vissani e al Ristorante Romano di Viareggio, quella statunitense all’Osteria Fiamma di New York e quelle francesi prima alla Bastide Saint Antoine e infine a Parigi alla corte del pluristellato Alain Ducasse al Plaza Athenée.
Oggi, a 33 anni, Massimiliano affianca Valentino Marcattilii nell’organizzazione e nella gestione della cucina. Rappresenta la nuova generazione del ristorante San Domenico di Imola (2 Stelle Michelin) nonché un segno di continuità nell’innovare e nel rinnovarsi, conservando allo stesso tempo solide radici nella tradizione gastronomica italiana.
“Negli Stati Uniti ho imparato a lavorare a ritmi sempre elevati e ho compreso l’importanza dell’organizzazione del lavoro. In Francia ho approfondito la tecnica di cucina e ho percepito il grande valore della storia e della cultura gastronomica. In Italia ho studiato attentamente la materia prima, una materia prima che non ha eguali nel mondo per livello qualitativo”.
La cucina del Ristorante San Domenico di Imola è una cucina del territorio, intesa soprattutto come ricerca delle migliori materie prime ottenute nel loro ambiente ideale, in continua evoluzione, con nuove tecniche al servizio della tradizione. “Per me il rispetto della materia prima e della stagionalità sono elementi essenziali e costituiscono la base di partenza nel processo di ricerca e innovazione delle tecniche di preparazione“.
Piatto per il Festival
Millefoglie di petti di pollo e mortadella con purea di pere IGP Emilia-Romagna e Saba di San Giovese