Uomini di Mare e d’Avventura disegnano uno spazio urbano e storico, profilando un orizzonte inedito: Siracusa. È a Siracusa che nasce il Logos del pensiero Occidentale: qui tutto ha avuto inizio. La Luce come filo rosso di una identità antica e nobile: Atena, Minerva, Lucia, suggestioni legate alla tradizione Indoeuropea del Solstizio d’Inverno. Radici di “una certa idea dell’Europa”, quella che affascinò i viaggiatori del Gran Tour. Siracusa è la capitale storica, spirituale, culturale e religiosa della Grecia d’Occidente. Fondata su una identità dinamica e moderna, essenza del “pensare greco”, Ortigia è inseparabile dalla fluidità del mare che la circonda, dove tutto scorre e la direzione di marcia va tracciata ogni volta di nuovo e la rotta è sempre da inventare.
È il rapporto tra Luce e Mare a stimolare il pensiero e produrre nuove conoscenze, illuminazioni, limiti ricercati nelle profondità o rotte inventate. Poco importa: limiti, comunque, da superare. Limiti soprattutto interiori e individuali, da oltrepassare per essere coerenti e all’altezza di una stratificazione storica e culturale straordinaria. E di una Città unica. La Sicilia è un’altra Grecia, e Siracusa, nel V secolo, al colmo del suo splendore, si propone come una seconda, magnifica, Atene che non ha niente da invidiare alla capitale della madrepatria.
La Sicilia, Siracusa, nel tempo delle origini si pensa come Grecia d’Occidente: ma questa valenza greca e l’importanza politica e culturale delle potenti città stato siciliane nel V e nel IV secolo a.C. non è pienamente percepita nella sensibilità contemporanea. E spesso è misconosciuta anche dai viaggiatori colti. Se il viaggio in Grecia è, a tutt’oggi, una tappa fondamentale nella formazione culturale ed estetica dell’individuo europeo, le migliaia di giovani e di viaggiatori che affollano i siti storico-archelogici della Grecia raramente cercano poi in Sicilia la seconda, necessaria, tappa del loro viaggio di formazione, collegando così le due esperienze. Questo collegamento avviene solo con Siracusa e soprattutto con il suo Teatro: dal 1914 spetta infatti all’Inda riconquistare l’identità dei padri, riannodare fili antichissimi, raccontare di un Viaggio unico che inizia nel più antico Teatro in pietra al mondo. L’ingresso nella World Heritage List dell’UNESCO nel 2006 ha sancito e consacrato una centralità da sempre viva nei nostri cuori e ha suggellato una identità finalmente ritrovata. Una Storia unica e complessa come la grandezza della Grecia d’Occidente da dove, a partire dal 734 a.C., è iniziata una nuova avventura della Civiltà e del pensiero. E dove, come i grandi Viaggiatori del Grand Tour, ognuno potrà “trovare” la sua storia.