La consegna domenica 17 giugno a Pesaro
nell’ambito della 18aedizione del Festival della Cucina Italiana
Se nel Regno Unito conoscono i prodotti di punta del made in Italy, lo devono a un italiano: Tony Pirozzi. Nel nostro Paese il suo nome forse dice poco ai più, in Inghilterra rappresenta una istituzione imprenditoriale. Alivini – questo il nome della sua azienda – da 44 anni è il principale distributore di prodotti d’eccellenza del made in Italy a ristoranti, hotel, alimentari gourmet, alcune catene della grande distribuzione nel Regno Unito.
A Pirozzi viene assegnato il premio “per essere stato il pioniere tra gli importatori italiani in UK e per continuare a tenere alto il valore della nostra miglior enogastronomia all’estero”.
Rocambolesco il percorsoche l’ha portato in Inghilterra. Inizia nel 1966: Pirozzi studia all’Università di Pisa, quando decide di andare a vedere i Mondiali, in quell’anno disputati nello stato dei Tre Leoni. Quei mondiali per noi italiani rimarranno tristemente celebri per il gol di Pak doo Ik, il coreano del nord che ci mandò a casa. Da quel giorno il nostro vocabolario avrà una parola con un significato ulteriore: Corea sarà associata a “disfatta”.
Diverso il destinodi Pirozzi che conosce allora colei che diventerà sua moglie e che lo porta a trasferirsi definitivamente in Inghilterra l’anno successivo. Nel 1968 arriva il matrimonio e il lavoro in un’azienda italo-inglese che distribuisce carni fresche. La scintilla del progetto di mettersi in proprio nasce da quella esperienza. Capisce che nel Regno Unito vanno pazzi per i prodotti italiani e che ci sono ampie praterie per la distribuzione. Alivini è il primo a fare arrivare in Inghilterra prodotti come il Grana padano, il Parmigiano reggiano, l’aceto balsamico, l’olio extravergine di qualità, la migliore salumeria e soprattutto i vini delle migliori etichette con tappo in sughero. Prima di lui la ristorazione britannica in carta aveva quasi esclusivamente vini francesi e spagnoli.
Il gruppocresce, tanto che oggi Alivini dà impiego a 110 persone, conta due magazzini (Londra e Leeds), fattura qualcosa come 20 milioni di sterline. Tutto questo grazie a un italiano nato a Roma, di famiglia napoletana, che ha vissuto in Toscana. Un mix di regioni che porta con sé con orgoglio e che gli fanno affermare di essere fieramente italiano.